fbpx

Title

Autem vel eum iriure dolor in hendrerit in vulputate velit esse molestie consequat, vel illum dolore eu feugiat nulla facilisis at vero eros et dolore feugait

Category Archive Apparecchiature Estetiche

Guida alla scelta della Radiofrequenza in Estetica

Cos'è la Radiofrequenza?

In fisica con il termine radiofrequenza si intende una frequenza di onde elettromagnetiche compresa tra 100 KHz e 3 GHz. Questo tipo di onde sono utilizzate da oltre 70 anni in medicina, per interventi chirurgici minimamente invasivi come l’ablazione a radiofrequenza e la crioablazione, e in fisioterapia, per il trattamento di traumi e patologie infiammatorie articolari o muscolari attraverso la Tecar (Terapia Capacitiva Resistiva).

Da oltre dieci anni questa tecnologia è usata anche in ambito estetico per la capacità delle onde elettromagnetiche di creare diatermia (calore in profondità) nel derma e quindi attivare la produzione di sostanze in grado di ridare tonicità alla pelle, sia del viso che del corpo. Il Decreto n. 206 del 2015, che regolamenta l’0utilizzo di apparecchiature nel campo dell’estetica professionale, esplicita i requisiti che i macchinari devono rispettare per essere considerati a norma, a seconda che si tratti di Radiofrequenza Capacitiva o Resistiva.

Differenza tra Radiofrequenza Capacitiva e Resistiva

Nella Radiofrequenza Capacitiva gli elettrodi che delimitano il campo elettromagnetico non sono applicati direttamente sui tessuti, ma sono isolati con materiali come cristallo, plastica o ceramica. Inoltre, sono separati visto che uno è posizionato sul manipolo e l’altro generalmente su una placca. Questo tipo di radiofrequenza è quella generalmente più utilizzata in fisioterapia, in cui il tessuto obiettivo è il muscolo che si trova in profondità e che per essere raggiunto ha bisogno di un campo elettromagnetico molto ampio. Dato che in campo estetico il tessuto obiettivo è il derma, il Decreto Ministeriale n. 206 del 2015 ha notevolmente limitato la potenza della radiofrequenza capacitiva, rendendola di fatto molto blanda.

Nella Radiofrequenza Resistiva gli elettrodi sono tutti sul manipolo e vengono applicati direttamente sui tessuti. Il campo elettromagnetico che si viene a creare durante il trattamento è circoscritto all’area di azione del manipolo e questo rende il trattamento sicuro ed efficace nel raggiungere il derma, stimolando i fibroblasti a sintetizzare nuovo collagene ed elastina, rendendo la pelle più compatta, luminosa e liscia.

Il nostro consiglio al centro estetico è dunque quello di scegliere una radiofrequenza resistiva, scegliendo tra i numerosi modelli disponibili ad oggi sul mercato.

Radiofrequenza Resistiva: dalla bipolare alla frazionata

A seconda del numero si elettrodi presenti sul manipolo, è possibile scegliere tra diversi modelli di radiofrequenza resistiva ad uso estetico, passando dalla bipolare, in cui sono presenti due soli elettrodi, alla frazionata, in cui sono presenti numerosi elettrodi dalla forma conica longitudinale. La profondità di penetrazione della RF resistiva dipende infatti, oltre dalla frequenza di lavoro, anche dalla distanza dei poli sul manipolo. La radiofrequenza bipolare garantisce una distribuzione uniforme del calore e una maggiore controllo della profondità di penetrazione. È perciò ideale per i trattamenti di rassodamento della pelle, la riduzione delle rughe superficiali e il miglioramento della texture cutanea. La radiofrequenza resistiva frazionata utilizza una matrice di microelettrodi che erogano energia in modo frazionato, creando microlesioni termiche a intervalli regolari sulla pelle. Solo una frazione della pelle viene trattata con ogni passaggio, lasciando aree circostanti intatte.  La radiofrequenza frazionata può raggiungere strati più profondi del derma rispetto alla radiofrequenza bipolare, stimolando un maggiore rimodellamento del collagene e migliorando la tonicità della pelle. È ideale per i trattamenti di ringiovanimento cutaneo più intensivi, inclusa la riduzione di cicatrici da acne, rughe profonde e il miglioramento complessivo della qualità della pelle.

Vuoi approfondire le tue conoscenze sia teorie che pratiche sulla radiofrequenza?

Iscriviti al corso di specializzazione in Operatore di Radiofrequenza 

La sterilizzazione degli strumenti

Soprattutto a seguito della pandemia, nei centri estetici, l’attenzione all’igiene e alla sterilizzazione degli strumenti utilizzati per manicure e pedicure è di vitale importanza.

Gli strumenti utilizzati per manicure e pedicure possono essere veicoli di infezioni batteriche, fungine e virali se non adeguatamente sterilizzati. Batteri come lo Staphylococcus aureus, funghi come la Candida e virus come l’epatite B e C possono facilmente trasferirsi da un cliente all’altro attraverso strumenti contaminati. La sterilizzazione elimina questi patogeni, garantendo un ambiente sicuro sia per i clienti che per gli operatori.

Inoltre, oggigiorno un centro estetico che trascura le pratiche di sterilizzazione rischia di danneggiare irreparabilmente la propria reputazione. Le recensioni negative legate a infezioni contratte durante i trattamenti possono diffondersi rapidamente, compromettendo la fiducia dei clienti e la credibilità del centro. Al contrario, un impegno evidente nella sterilizzazione dimostra professionalità e attenzione ai dettagli, fattori che attraggono e fidelizzano i clienti.

Per garantire che gli operatori dei centri estetici siano adeguatamente formati nelle tecniche di sterilizzazione ha sviluppato un corso di sterilizzazione completo, che spazia dall’analisi dei vari metodi di sterilizzazione, fino all’esecuzione pratica del processo di sterilizzazione. Questo corso non solo migliora le competenze degli operatori, ma assicura che ogni cliente riceva un servizio sicuro e igienico.

Se sei interessata ad implementare nel tuo istituto un corretto processo di sterilizzazione degli strumenti, potendo contare su una selezione delle migliori autoclavi e attrezzatture di supporto alla sterilizzazione, oltre che a un corso di formazione dedicato, per te e tutto il tuo staff, contattaci per ricevere maggiori informazioni.

La termografia a supporto della diagnosi

La capacità di diagnosticare correttamente l’inestetismo da trattare e le cause che gli hanno dato origine, rappresentano un elemento determinante della possibilità di ottenere dei risultati significativi.
Per quanto riguarda la diagnosi degli inestetismi tipici del corpo, uno strumento diagnostico molto valido sono senza dubbio le lastre termografiche.

Le lastre termografiche consentono di valutare l’estensione e la gravità del danno micro-circolatorio cutaneo e, di riflesso, quello ipodermico, in base alle variazioni distrettuali della temperatura cutanea. Questo consente di stabilire lo stadio della cellulite o la quantità di adipe presente nelle zone da trattare.

Le variazioni di temperatura rivelano infatti, la presenza di aree fredde, dovute ad ipotermia (carenza di calore per cause circolatorie) distrettuale o di fenomeni di stasi capillaro-venulare (aree calde).

Grazie alle lastre termografiche è possibile:

  • evidenziare la cellulite fin dai primissimi stadi;
  • individuare con maggiore precisione le zone da trattare e sulle quali insistere;
  • approntare i trattamenti più idonei per ogni caso;
  • seguire il processo evolutivo controllando le risposte ai trattamenti;
  • attribuire un valore economico alla consulenza

Tutto questo in modo assolutamente non invasivo, indolore, rapido (bastano pochi secondi di applicazione delle lastre termografiche) e soprattutto ripetibile, per innumerevoli volte.

L’importanza del calore nel tuo istituto

Il calore riveste un ruolo fondamentale all’interno di un centro estetico, influendo sia sul comfort delle clienti durante i trattamenti , sia sull’efficacia degli stessi, promuovendo il benessere fisico e stimolando processi di rivitalizzazione cutanea.

In primo luogo, la temperatura dell’ambiente gioca un ruolo cruciale nel garantire il massimo comfort alle clienti, specialmente durante la stagione invernale. Durante trattamenti che richiedono lunghe sedute di immobilità su lettini, come quelli viso o corpo, il calore dell’ambiente contribuisce a mitigare il disagio associato al freddo, favorendo il rilassamento muscolare e mentale. Risulta quindi fondamentale dotare le cabine di opportuni sistemi di riscaldamento, oltre che dotare tutte le postazioni di specifici scaldalettini elettrici, in grado mantenere sotto controllo la temperatura della cliente durante l’intero trattamento.

 

Da un punto di vista strumentale, inoltre, l’utilizzo mirato del calore nei trattamenti estetici si rivela altamente vantaggioso ai fini dei risultati. Nei trattamenti corpo, ad esempio, l’applicazione controllata del calore, attraverso tecnologie come l’elettrosauna o il soft laser, può stimolare il metabolismo cellulare, migliorando la penetrazione degli attivi e stimolando la lipolisi. Nel contesto dei trattamenti viso, l’applicazione del calore è altrettanto essenziale. Può contribuire a riattivare i processi di rivitalizzazione cutanea, migliorando la circolazione sanguigna e promuovendo la produzione di collagene ed elastina. Questo non solo conferisce alla pelle un aspetto più giovane e tonico, ma contribuisce anche a contrastare i segni dell’invecchiamento cutaneo.

 

In conclusione, l’importanza del calore all’interno di un centro estetico è duplice: da un lato, crea un ambiente accogliente e confortevole per le clienti, specialmente durante i mesi più freddi; dall’altro, rappresenta uno strumento prezioso per massimizzare l’efficacia dei trattamenti, sia nel dimagrimento che nella rivitalizzazione cutanea. La sinergia tra l’aspetto termico e i benefici estetici contribuisce a creare un’esperienza complessiva soddisfacente e gratificante per le clienti del centro estetico.

Se ti interessa ricevere maggiori informazioni sulle tecnologie legate al calore in grado di innalzare la qualità del servizio offerto nel tuo istituto, siamo a tua disposizione!

error: Contenuto protetto da Copyright