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La termografia a supporto della diagnosi

La capacità di diagnosticare correttamente l’inestetismo da trattare e le cause che gli hanno dato origine, rappresentano un elemento determinante della possibilità di ottenere dei risultati significativi.
Per quanto riguarda la diagnosi degli inestetismi tipici del corpo, uno strumento diagnostico molto valido sono senza dubbio le lastre termografiche.

Le lastre termografiche consentono di valutare l’estensione e la gravità del danno micro-circolatorio cutaneo e, di riflesso, quello ipodermico, in base alle variazioni distrettuali della temperatura cutanea. Questo consente di stabilire lo stadio della cellulite o la quantità di adipe presente nelle zone da trattare.

Le variazioni di temperatura rivelano infatti, la presenza di aree fredde, dovute ad ipotermia (carenza di calore per cause circolatorie) distrettuale o di fenomeni di stasi capillaro-venulare (aree calde).

Grazie alle lastre termografiche è possibile:

  • evidenziare la cellulite fin dai primissimi stadi;
  • individuare con maggiore precisione le zone da trattare e sulle quali insistere;
  • approntare i trattamenti più idonei per ogni caso;
  • seguire il processo evolutivo controllando le risposte ai trattamenti;
  • attribuire un valore economico alla consulenza

Tutto questo in modo assolutamente non invasivo, indolore, rapido (bastano pochi secondi di applicazione delle lastre termografiche) e soprattutto ripetibile, per innumerevoli volte.

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